Le tue dita di rosa


Una musica antica

di suoni sconosciuti

ma forse veri e rappresi

in fondo all’anima

soffia ogni tanto

fra i tuoi capelli sottili.

Una musica che è silenzio

una musica che è ricordo

percepito e sussurrato

nell’orecchio gentile

della bambina che sei.

Tu che sei

anche se non vuoi

un po’ come noi,

anche se sei diversa.

E adesso?

E adesso che fai?

Ti giri e te ne vai

per piangere un po’

lacrime antiche

impalpabili e amare

come i segreti profondi del mare.

Resta e resterà

quella musica antica

che ci lancia la sua eco

lunga di millenni,

incendiata di stoppie

e spighe dalle lunghe dita d’oro.

Un attimo di eterno

che ci scintilla dentro

la voglia d’Infinito.

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