I PENSIERI DEL LUPO
di Guido Tobia
Wolf begins
Questa è la storia di un animale.
È difficile dire cosa pensa un animale, perchè i suoi, non sono proprio pensieri, ma, più che altro, impressioni.
Si muove in ambienti che sente estranei, non stringe rapporti con altri individui, è soggetto alle interferenze che le situazioni del momento gli pongono davanti.
Può iniziare un brandello di pensiero, fermarsi per una pozzanghera e interromperlo, essere distratto da uno sguardo, non riuscire a concentrarsi e muoversi meccanicamente alla ricerca di cibo.
Così a questo animale distratto, spesso, sfuggono le prede, si sente solo e inutile ed è quasi sempre sulla difensiva.
Questo animale in via di estinzione è il lupo.
Il lupo sarebbe in grado di pensare, di produrre una coscienza di sè, come un riflesso in uno specchio, e perfino di concepire una vita spirituale nei sogni e nei rari momenti di pace e appagamento.
Nell’immaginario collettivo, si degli umani, intendo, il lupo si presenta feroce, robusto, crudele, carnivoro, infido, vigliacco, predone, sanguinario, grande e dal lungo pelo, famelico di fame insaziabile.
Beh, io ne ho conosciuti di magri, forti ma fedeli, solitari ma buoni, socievoli e pronti a giocare o a condividere il pasto con altri animali.
Essere lupi è innanzi tutto essere pronti a rinunciare a tutto, in qualsiasi momento, pronti a fuggire davanti alla canna lucente di una doppietta, a chi vuole premere il grilletto senza aspettare di guardarti negli occhi.
Ma sono sicuro che, se le battaglie si combattessero occhi negli occhi, il lupo, le vincerebbe sempre tutte........
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